Business travel.

Nel corso della pandemia, il business travel ha subito modifiche significative, per via delle restrizioni che hanno costretto le aziende a adeguare i propri modelli operativi, optando per smart working e meeting online o ibridi che affiancano oggi stabilmente le attività di persona.

Nel corso degli ultimi anni si è persa inoltre molta professionalità nel business travel per effetto di milioni di licenziamenti a livello mondiale di operatori che si sono ricollocati in altri settori.

Oggi il mercato appare quanto più frammentato con una prevalenza di piccole e medie imprese. La ripresa dei viaggi c’è, anche se si viaggia meno ma con maggiore efficienza attraverso l’intelligent spend management, ovvero la capacità di valutare ciò che sta attorno alla spesa non solo travel.

La pandemia ha stimolato il boom del digitale anche in questo settore. Il 41% delle transazioni globali sono contactless. Il mercato consumer dei pagamenti digitali è cresciuto del 24% nell’anno pandemico e l’84% delle aziende ha introdotto nuovi sistemi di pagamento o sta per farlo. Il fenomeno che si registra è la centralizzazione, ovvero la scomparsa delle carte intestate al manager. In questo scenario la carta di credito virtuale è lo strumento finanziario che cresce di più.

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