Viaggi sanitari all’estero: opportunità o rischio?
Secondo i dati di Confindustria Viaggi, ogni anno circa 350.000 italiani vanno all’estero per sottoporsi a cure mediche, trattamenti di benessere ed estetici. La motivazione principale è il risparmio, ma c’è da chiedersi se siano davvero convenienti, visto che spesso le cure nascondono alcuni pericoli e rischi.
Cure dentali al primo posto
Le cure odontoiatriche si classificano al primo posto tra i viaggi sanitari degli italiani fuori dai confini nazionali. Le mete più gettonate sono Slovenia, Croazia, Albania, Romania e altre nazioni dell’Europa orientale. Secondo un sondaggio condotto dall’istituto di ricerca Ispo per conto dell’Associazione nazionale dentisti italiani (Andi), circa il 4% dei cittadini italiani ha optato per trattamenti odontoiatrici all’estero, in particolare per interventi di implantologia, tra le cure dentali più costose.
Chirurgia estetica in Brasile
La chirurgia estetica è la seconda motivazione di viaggio del turismo sanitario degli italiani.
Il Brasile è una delle principali destinazioni, grazie a tariffe convenienti e alla posizione di leadership mondiale per questo tipo di interventi.
In mar Morto per la psoriasi
I viaggi per curare la psoriasi portano molti italiani sulle rive del mar Morto in Israele. Attenzione però, perché il costo di un soggiorno di quattro settimane in Israele per un ciclo di cure può raggiungere i 5.000 euro. Forse non tutti sanno che, il nostro Servizio Sanitario Nazionale (SSN) fornisce rimborsi per i farmaci acquistati dai pazienti affetti da psoriasi e mette a disposizione diverse opzioni di trattamento, con centri di eccellenza diffusi in tutta Italia.
Trapianto in Turchia
Molti italiani si recano in Turchia per il trapianto autologo dei capelli, un intervento che coinvolge la rimozione dei capelli dalla parte posteriore della testa e il loro reimpianto nelle zone frontali. Anche in questo caso sono spinti da prezzi convenienti, inferiori anche di un terzo rispetto alle tariffe dei centri italiani.
Le destinazioni per la procreazione medicalmente assistita (PMA)
La Repubblica Ceca e la Spagna sono, invece, i luoghi scelti per le terapie contro l’infertilità. Circa 3.000 coppie di italiani (25% delle coppie con problemi di fertilità) vanno ogni anno all’estero per diventare genitori.
Cambiare sesso in Thailandia
In diverse cliniche private thailandesi, un’operazione di riassegnazione di genere da uomo a donna può costare solo 5.000 euro, comprese due settimane di ricovero. Bisogna considerare che questo tipo di chirurgia è disponibile anche in Italia, presso diverse strutture d’eccellenza, con standard elevati e costi coperti dal Servizio Sanitario Nazionale. Ogni anno, in Italia, vengono effettuati circa un centinaio di interventi.
Risparmio sì, ma attenzione ai rischi
I prezzi per le cure sanitarie ed estetiche all’estero sono competitivi, ma prima di partire bisogna tener conto di alcuni aspetti fondamentali. Innanzitutto, delle norme igienico-sanitarie e della qualità dei materiali utilizzati, che potrebbero non essere all’altezza degli standard italiani. Poi, è consigliato conoscere in anticipo il curriculum del chirurgo e verificare che la clinica prescelta sia accreditata dal sistema sanitario del Paese in cui si andrà. Inoltre, bisogna non sottovalutare la possibilità di complicazioni o infezioni ed essere sicuri di avere un’assistenza medica per tutto il tempo necessario. Infine, nei casi di malasanità, non bisogna dimenticare che intraprendere un’azione legale all’estero, specialmente in Paesi al di fuori dell’Unione Europea, può risultare molto complicato e spesso non garantisce un risarcimento adeguato.
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