Se ne parla tanto in questi giorni, per noi è una realtà da sempre. L’emergenza Coronavirus ha fatto da traino al lavoro agile che potrà essere usato per sei mesi anche senza intese scritte.

In Argos è la realtà quotidiana e questo grazie all’utilizzo diffuso delle tecnologie e al lavoro per obiettivi.

L’articolo de Il Sole 24 ore riporta i dati dell’Osservatorio della School of management del Politecnico di Milano, secondo i quali nel 2019 ne hanno fruito 570mila lavoratori, in crescita del 20% rispetto all’anno precedente. Le grandi aziende che applicano forme di lavoro agile sono 58 su 100, delle altre il 7% ha attivato iniziative informali e il 5% pensa di farlo entro i prossimi 12 mesi. Storia completamente diversa per le PMI, dove i progetti strutturati sono solo il 12% e ha imperato fino ad oggi una certa resistenza.

Lo smart working ha un impatto positivo sui costi aziendali, la produttività e l’ambiente: una giornata di smart working alla settimana per ogni lavoratore comporta un risparmio annuale individuale di 135 kg di Co2.

Essere agili e smart è una sfida quotidiana per Argos. La perseguiamo con la determinazione e la resilienza che ci contraddistinguono.

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