Dove vanno gli italiani a Pasqua?
Dai Caraibi all’Estremo Oriente, passando per gli Emirati, il Sudafrica, e le Americhe, con mete emergenti come l’Uzbekistan e le ex repubbliche sovietiche dell’Asia Centrale. E non mancano le destinazioni classiche come Giappone e Cina. È lo scenario che si presenterà per i più fortunati a Pasqua, nonostante un aumento dei costi dei biglietti aerei del 30%.
A livello internazionale, Sharm el-Sheikh e Hurghada sono tra le mete più convenienti, a causa degli effetti dissuasivi che le tensioni in Medio Oriente hanno provocato rispetto a queste località. Quest’anno, la spesa media per una settimana a persona tutto incluso nel Mar Rosso è di circa 1.200 euro, mentre alternative come Capo Verde salgono a 1.400 euro e raggiungono 1.600 euro per i Caraibi.
Cosa succede in Italia
Nel 2023, il turismo italiano ha recuperato il valore record del 2019, registrando 851 milioni di presenze in strutture ricettive e abitazioni private, generando un impatto economico di oltre 84 miliardi di euro.
Nonostante un aumento del +2,7% rispetto al 2022, la crescita ancora non raggiunge i livelli del 2019. La domanda internazionale mostra un trend positivo (+10% rispetto al 2019 e +7% rispetto al 2022), con gli stranieri che spendono mediamente 68 euro al giorno, superando gli italiani (62 euro), contribuendo a un saldo positivo del 2,9% nei consumi turistici totali rispetto al 2022.
Per quanto riguarda, invece, le destinazioni italiane scelte come località di vacanza per la Pasqua, il 2024 si preannuncia come un anno estremamente positivo, addirittura da record, considerando che già a gennaio sono state vendute il 40% delle camere per i mesi di marzo e aprile. La Pasqua “bassa” potrebbe spingere molti turisti verso la montagna, per sfruttare gli ultimi giorni di sci. In caso di temperature più elevate, l’alternativa più probabile è quella delle città d’arte. Visto il calendario, il weekend al mare dovrà ancora attendere, perché molti hotel rivieraschi potrebbero non disporre di impianti di riscaldamento e restare chiusi.
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