I pro e contro dell’AI nella sanità.

L’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale in campo medico rivoluzionerà completamente il mondo sanitario. È ormai un tormentone. L’impatto sarà notevole non solo a livello clinico ma anche finanziario. I pazienti potranno contare su tecniche più efficaci e precise e i medici fruiranno di un prezioso e valido aiuto. Restano però dei nodi da sciogliere.

Nel nuovo documento del Consiglio superiore di sanità dal titolo “I sistemi di intelligenza artificiale come strumento di supporto alla diagnostica” è ben spiegato come l’AI sia destinata a controllare nei prossimi anni le grandi apparecchiature di diagnostica per immagini, omologando i protocolli di acquisizione e diminuendo drasticamente sia i tempi di acquisizione degli esami sia l’elaborazione di una diagnosi. D’altro canto, sussistono ancora dei rischi, ad esempio non possono essere utilizzati sistemi che non abbiano una validazione scientifica e l’utilizzo di queste tecnologie può contrastare con la protezione della privacy degli utenti.

L’introduzione dell’AI avrà anche dei riscontri a livello economico, a partire da una riduzione delle spese sanitarie. Il Sole 24 ore ha stimato, ad esempio, che negli USA entro il 2026 si potranno risparmiare oltre 150 miliardi di dollari se verranno adottati strumenti di intelligenza artificiale.

Alcune recenti ricerche dimostrano che l’investimento iniziale è poi facilmente ammortizzabile. È il caso di una ricerca internazionale coordinata da Humanitas in collaborazione con l’Università di Oslo e pubblicata su The Lancet Digital Health, a proposito di un’applicazione per la diagnostica del tumore al colon. Nel giro di trent’anni si rientrerebbe dei costi e si contribuirebbe a ridurre notevolmente i casi di tumore al colon, grazie alle diagnosi tempestive.

#AI #ricerca #studio #sanità #medicina #diagnostica

Leggi l’intero articolo