Il Welfare potrebbe non bastare: aumentano gli investimenti in coperture integrative.

Lo conferma il rapporto Aipb-Censis dal titolo: “Investire nel futuro dell’Italia oltre il Covid-19”, secondo cui stiamo assistendo ad una corsa all’autotutela.

Oggi anche chi sta economicamente meglio teme la crisi: il 62% dei più abbienti soffre l’incertezza del periodo. Preoccupano le malattie (46%) e le minacce al reddito (39,7%). E per il 66,7% dei benestanti è il momento di investire nelle imprese dell’economia reale.

Secondo il Report, per l’87,5% dei più facoltosi la priorità è investire in coperture assicurative per la salute, la vecchiaia, l’educazione dei figli. Aumenta la convinzione secondo la quale lo Stato non potrà dare tutto a tutti per sempre, il 53% si aspetta che in futuro il sistema di welfare pubblico garantisca i servizi essenziali (come nel caso delle terapie intensive e gli interventi salvavita) e che per il resto chi può dovrà pagare personalmente le prestazioni. Il 41,8% dei più agiati ha già sottoscritto assicurazioni e il 24,9% è intenzionato a spendere di più per la sanità integrativa (solo il 5,9% pensa di ridurre questa voce di spesa in futuro).

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