La tecnologia fa rispettare la quarantena.
In Cina il circuito di videocamere che monitora gli spostamenti di tutti i cittadini è stato convertito in un sistema per far rispettare la quarantena. Inoltre, nelle stazioni ferroviarie e negli aeroporti, sono state previste videocamere dotate di scansione termica a distanza, in modo da verificare la temperatura delle persone senza doverle misurare una alla volta, tutto questo grazie all’Intelligenza Artificiale.

Pur non avendo un sistema di videosorveglianza pervasivo come quello cinese, la Corea del Sud usa un’app per smartphone che intercetta il segnale GPS per controllare il rispetto degli obblighi di stare a casa. Quando l’applicazione rileva che l’utente è uscito da un’area predefinita, viene automaticamente inviata un’alert all’ufficiale governativo assegnato ad ogni cittadino. La Corea del Sud nel giro di pochi giorni ha drasticamente invertito la tendenza dei contagi: dopo un picco di 900 nuovi casi di COVID-19 registrato il 29 febbraio, il numero si è dimezzato nel giro di due giorni ed è costantemente calato fino a scendere sotto i 150 nuovi casi giornalieri dall’11 marzo.

Parliamo di scenari tecnologici, lasciando per un attimo da parte la questione del rispetto della libertà personale.

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