Come sarà la vita dopo il lockdown?
Immersi come siamo in uno scenario inedito e improvviso, la cosa più difficile da immaginare è come riprenderanno le nostre vite. Inizia così l’intervista ad un manager italiano che vive a Wuhan, pubblicata su Il Sole 24 ore.

Come sarà la vita quando la curva epidemica sarà calata, ma non ancora esaurita? L’intervistato racconta di come sia ritornato a lavorare l’8 aprile, dopo 76 giorni. Oggi le scuole sono ancora chiuse, non si esce la sera in un locale o a bere qualcosa con gli amici e i ristoranti sono aperti solo per take-away. Tutti devono obbligatoriamente indossare la mascherina e ci sono limitazioni di movimento per chi non ha il “codice verde” che attesta il buon stato di salute. Si tratta di un codice identificativo come il codice fiscale, ma più dettagliato e integrato in App di uso popolare. Il codice è utilizzato per prendere i mezzi pubblici e consente alle autorità di tracciare gli spostamenti. Se, ad esempio, si scopre che su un vagone c’è un infetto, il codice diventa rosso per tutti i viaggiatori dello stesso vagone che da quel momento sono obbligati a stare a casa 14 giorni in quarantena.

La testimonianza apre spunti di riflessione sull’utilizzo delle tecnologie, a partire dalla gestione della privacy e dei dati personali.

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