Cresce anche in Italia la medicina a distanza.
La telemedicina ha avuto un’accelerazione nel periodo del lockdown, raggiungendo risultati di eccellenza anche in Italia.
Durante la pandemia la mortalità per infarto è triplicata, le prime visite hanno avuto un crollo del 20% che ha raggiunto il 36% per quelle di controllo. I dati parlano chiaro: il 37% in meno di prestazioni sanitarie, 13 milioni di visite specialistiche sospese, 500 mila interventi chirurgici rimandati, 4 milioni di screening oncologici posticipati.
Di fronte all’impossibilità di seguire in modo adeguato i pazienti, si è fatta avanti una modalità di cui fino allora si parlava molto di più di quanto si utilizzasse poi in pratica: la telemedicina, ovvero la possibilità di erogare le cure a distanza grazie al supporto della tecnologia.
Alle soglie del 2022 la telemedicina è entrata finalmente nell’agenda politica e nel Recovery Plan tanto da essere una delle priorità dei prossimi piani di investimento e sviluppo.
Anche Argos in questi anni ha fatto la sua parte, supportando quotidianamente i propri clienti nell’erogazione delle prestazioni attraverso la telemedicina, offrendo loro la possibilità di interagire con il paziente a distanza e di monitorarlo soprattutto quando necessita di assistenza sanitaria per periodi più o meno lunghi, come ad esempio in caso di malattie croniche o a rischio di complicazioni. Sono numerose le buone pratiche, a cui se ne aggiungono sempre di nuove.
Condividiamo un approfondimento sulla telemedicina durante la pandemia pubblicato su Panorama.
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