La blockchain protegge i dati sanitari e supporta le aziende nella realizzazione di servizi online per i cittadini che siano GDPR compliant.
Questa tecnologia consente di realizzare una rete di nodi (blocchi) che hanno il compito di archiviare in maniera sicura una serie di contratti/transazioni, e di controllare e approvare contemporaneamente le transazioni archiviate dagli altri blocchi della rete. Tale meccanismo garantisce la tracciabilità delle transazioni presenti nella catena senza ricorrere a un’autorità certificante centrale.
La blockchain consente molteplici applicazioni in ambito sanitario, per la tracciabilità dei farmaci, l’affidabilità dei trial clinici, la sicurezza dei dati genetici e particolarmente sensibili.
Luigi Lella e Nadia Storti su Agenda Digitale – Digital360 descrivono il caso dell’Azienda Sanitaria Unica Regionale delle Marche che sta per avviare, con il sostegno della Fondazione Cariverona, la sperimentazione di un framework gestionale di supporto al modello assistenziale territoriale centrato sull’assistito del Chronic Care Model nel territorio che ruota attorno agli ospedali di comunità di Jesi, Loreto e Castelfidardo.
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