In Puglia è stata realizzata un’interessante esperienza di telemedicina applicata alla cardiologia. Il Centro regionale di telecardiologia del Policlinico di Bari, di cui è responsabile il professor Ottavio Di Cillo, ha creato un modello attraverso il servizio di emergenza e urgenza 118 e 40 strutture ospedaliere.
Il «cervellone» si chiama Helis (Health emergency onLine support system) ed è un sistema di Intelligenza artificiale che riceve le informazioni del paziente e le confronta con una serie di conoscenze specifiche e tecniche trasformandole in segnali di allarme, domande e suggerimenti per il medico e il personale sanitario. Le ambulanze possono inviare tracciati elettrocardiografici direttamente alla «sala controllo» del Centro di telecardiologia del Policlinico che li analizza e allerta il Centro di emodinamica più vicino in caso di reale urgenza.
La telemedicina può giocare un ruolo fondamentale nell’integrazione fra ospedale e territorio e nelle nuove forme di aggregazione delle cure primarie. Lo rileva il Report 2019 dell’Osservatorio Innovazione Digitale in Sanità del Politecnico di Milano. I servizi di telesalute e teleassistenza sono presenti però solo con progetti pilota rispettivamente nel 27% e 22% delle aziende sanitarie.
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