Siamo sommersi da una valanga di dati creati e gestiti da ospedali, medici, case farmaceutiche e assicurazioni prodotti da Stati Uniti e Cina, mentre l’Europa si muove con un certo ritardo. Secondo le previsioni di Idc (International Data Corporation), nel Vecchio Continente il volume di dati provenienti dalla sanità crescerà di cinque volte nei prossimi anni. Roland Berger, la società leader mondiale della consulenza strategica, ha redatto uno studio interpellando oltre 400 esperti, fra medici, dirigenti ospedalieri, manager dell’industria farmaceutica e delle assicurazioni, uomini politici e pazienti.

Secondo lo studio, il 20% delle prestazioni che oggi sono svolte da medici saranno realizzate da nuove tecnologie e intelligenza artificiale.

Le cose cambieranno per i pazienti affetti da tumori e malattie rare. Da qui al 2025 sarà realizzata la mappatura del genoma del 20% della popolazione europea, probabilmente le persone con le patologie più gravi. Nello stesso tempo l’Intelligenza artificiale verrà utilizzata nella diagnostica anche per le malattie comuni. Le cure saranno sempre più personalizzate così come le assicurazioni sanitarie. I colossi informatici si stanno già organizzando. Quella del 2025 sarà la sanità del Grande fratello?

Good Doctor, Pharmitalia

#gemellodigitale #AI

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