Il turismo italiano tra luci e ombre.

Un recupero vero e proprio per il turismo ci sarà nel 2023 o addirittura nel 2024.
A differenza di altri settori del made in Italy, quali la moda, il beauty, il design e il wine, che stanno recuperando, il turismo tarderà nella ripresa e ciò a causa delle enormi perdite che ci sono state a causa di lockdown e blocchi.

Tra agosto e settembre sono tornati alcuni turisti stranieri, in particolare americani, ma è ancora poca cosa. Mancano i grandi flussi internazionali, e, senza di questi, il turismo italiano non riparte, in particolare quello del lusso, nel quale oltre il 70% è fatto da clientela straniera. Non aiutano in questo senso i deficit di infrastrutture del nostro Paese. Gli hotel sono in attesa del Pnnr e del Superbonus Alberghi all’80% per riqualificare gli asset e lo standard dei servizi.

Non mancano d’altra parte i segnali positivi: in questi mesi sono aumentati gli investimenti nell’hotellerie di lusso, anche in destinazioni fuori dai circuiti internazionali. C’è ancora molto da fare e il turismo italiano ha di fronte a sé una sfida che se ben condotta potrà portare l’Italia nel podio delle mete più visitate al mondo.

Affronta il tema David Pambianco nell’editoriale del mese di ottobre di Pambianco Hotellerie.

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