Un’azienda di 50.000 persone potrebbe risparmiare anche 30 milioni di dollari all’anno, integrando il supporto alla salute mentale basato su intelligenza artificiale (IA) nel pacchetto welfare.
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Per far fronte alle sfide crescenti in una società in cui nascono sempre meno bambini e che continua ad invecchiare è necessaria una rivoluzione del sistema sanitario, a partire dalla digitalizzazione.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha recentemente pubblicato il documento Regulatory considerations on Artificial Intelligence for health per promuovere un utilizzo sicuro, efficace e responsabile dell’Intelligenza Artificiale (AI) nel campo sanitario.
Secondo i dati di Confindustria Viaggi, ogni anno circa 350.000 italiani vanno all’estero per sottoporsi a cure mediche, trattamenti di benessere ed estetici.
Un numero significativo di ospedali italiani è rientrato nelle 12 nuove classifiche delle migliori strutture sanitare del mondo per specialità. La ricerca è stata pubblicata da Newsweek e condotta con la collaborazione dell’istituto di ricerca Statista.
Il 12 maggio si è festeggiata la Giornata Internazionale dell’Infermiere che, simbolicamente, coincide con il compleanno di Florence Nightingale, la fondatrice dell’assistenza infermieristica moderna.
l turismo sanitario riprende dopo lo stop del periodo della pandemia. Secondo un recente report di Fondazione Gimbe nel 2020 la mobilità sanitaria interregionale in Italia ha raggiunto un valore di 3,33 miliardi di euro.
Se non si investe in sanità sono a rischio benessere e tenuta sociali. Per salvarsi la spesa dovrebbe aumentare dell’1,4% del Pil rispetto al 2019
Il 4 febbraio è la giornata mondiale contro il cancro e, per questa occasione, qualche giorno fa Stella Kyriakides ha organizzato il webinar intitolato: ” Equity, excellence, and innovation – modern cancer care for all, Europe’s Beating Cancer Plan – eradicating inequalities within cancer care”
L’intelligenza artificiale è alla base del progetto coordinato dall’Azienda ospedaliero-universitaria Senese (Aous) che si propone di riconoscere in tempo la sindrome di Rett